giovedì 12 giugno 2014

Di mani, manine e manine speciali

Certe cose sono piú facili da raccontare se si é sedute su una terrazza e si guarda il mare, al fresco, dopo due mesi di ritmi folli, di pensieri affollati e di sfide difficili. 

Il blog si é un po' rallentato perché l'arrivo di Maddalena mi ha assorbita e travolta in modo inaspettato. E ho pensato a lungo se raccontare sul blog una cosa cosí personale, che riguarda me, ma anche e soprattutto lei, ci ho pensato in tutti questi mesi e poi ho capito che era giusto farlo, per chi non osa chiedere, perché scrivere mi viene sempre piú facile che parlare e per tutte quelle mamme che si trovano nella mia situazione e ne hanno paura.

Maddalena é nata con una malformazione alla mano e al braccio destro, cosa di cui mi sono accorta io, mentre la allattavo, in sala parto. Impossibile vederla nelle ecografie. I giorni in ospedale sono stati faticosi, lei sempre via per centomila accertamenti, il latte che arrivava e tu che non potevi attaccarla, l'angoscia del non sapere cosa avesse (una sindrome? Un problema neurologico? Una malformazione localizzata?), la fatica di dirlo ai parenti... 

A casa dall'ospedale i pensieri tristi hanno fatto spazio alla routine di tutti i giorni, ma il calendario di visite e accertamenti é stato serratissimo, e anora non si é concluso. Per quanto serva dare un nome a quello che c'é, Maddalena ha una sindrome, la sindrome di Poland, che nel suo caso si é manifestata in forma lieve e che per fortuna comporta solo problemi estetico-funzionali alla mano.

E allora inizi a mettere insieme i pezzi...
Dalla compagna di stanza in ospedale, la cui discrezione e il cui appoggio in questi momenti duri mi resteranno sempre nel cuore, al fatto che una mia compagna del liceo con cui sono rimasta costantemente in contatto é fisioterapista della mano e mi sta aiutando nella ricerca dei migliori specialisti in questo campo, tanti piccoli segnali ci hanno reso chiaro che siamo proprio messi su una strada, e che la strada é quella giusta, anche se noi ce la aspettavamo piú semplice, meno tortuosa, piú prevedibile. E poi Maddalena ha fatto di tutto per nascere il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, quindi ha di certo un occhio speciale che dall'alto la segue e la sorveglia.

Lei é uno spettacolo e un portento, una bambina di cui é impossibile non innamorarsi. E tutta la forza di cui c'é bisogno nei momenti piú duri la troviamo proprio guardando lei, cosí piccola, ma cosí sorprendentemente perfetta nel suo essere speciale. E sono certa che lei non abbia ancora iniziato a stupirci davvero!

Non so bene cosa aspettarmi dai prossimi mesi e dai prossimi anni, ma sono sicurissima che il cammino che ci attende non sará lasciato al caso, e che Chi ci accompagna in questa strada non ci farà mancare il sostegno necessario, quando ce ne sará bisogno, cosí come appunto é giá successo.

All'inizio, nei primi giorni dopo il parto, il pensiero costante era quello di essere di fronte a una mancanza, a un qualcosa che non ti era stato dato, a un senso  di colpa misto a impotenza, il tutto unito alla paura di essere inadeguata a star di fronte a questa sfida. 

Poi c'é stato chi mi ha ricordato che non ci vengono mai date sfide che non possiamo superare. E lí sono tornata ad abbassare il mio sguardo su di lei, sul fatto che lei fosse lí, presente, viva, un dono e insieme un mistero grande. E ho capito anche che il "mi dispiace" che mi si era ingigantito dentro stava sparendo, perché era davvero poca cosa rispetto alla bellezza della sua presenza. Non perché "ci sono situazioni peggiori" o perché "poteva andare peggio", ma perché il suo esserci, ed esserci cosí, mi ha ricordato il conforto e la bellezza dell'essere amati gratuitamente e infinitamente da Chi ci ha dato la vita.

Tutto ció non mi ha risparmiato la fatica e la sofferenza del dover affrontare il tour de force di visite fatte finora e di certo non mi risparmierá le sfide che arriveranno in futuro. Io posso solo augurarmi di non perdere questo sguardo e la serenitá che mi dá la presenza di Maddy ogni giorno.

E cosí ora saprete perché, nei miei racconti di mani e manine, da oggi racconteró anche la storia di una manina fortunata, come la pinna di Nemo...

10 commenti:

  1. Che meraviglia quello che scrivi Stefi! Che straordinaria questa Maddalena! Grazie mille per averlo condiviso! Un abbraccio

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    1. :) spero possa essere d'aiuto a chi si trova in simili situazioni! E spero anche di vederti presto, cosí te la presento! Un bacio!

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  2. Ciao stefania, come capisco quello che scrivi. Anche miofiglio è nato con una malformazione alla mano, è stato operato, ma presto rientrerà in sala operatoria. E'davvero durissima, ma il suo sorriso mi aiuta ogni giorno a capire che mai devo cedere, anche se ci sono momenti, confesso, in cui vorrei lasciarmi travolgere e piangere ininterrottamente.
    Se ti va, scrivimi (info@duevoltemamnma.com). Posso segnalarti chi l'ha operato, e anche l'ottimo team che ne ha seguito la riabilitazione.
    Con affetto.

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    1. Info@duevoltemamma.com , scusami, me l'ha scritto sbagliato!

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    2. Info@duevoltemamma.com scusami, me l'ha scritto sbagliato!

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    3. Grazie Adelaide, capisco bene anche io quello che dici...ti scrivo!

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  3. ciao Stefania, non avevo letto ancora questo post e ti mando un grande grandissimo abbraccio, per quello che hai affrontato, sai affrontando e affronterete nei prossimi mesi e anni. Sono sicura che sei forte abbastanza per farcela ma ho anche imparato che un abbraccio superfluo non fa male. Nemo ha affrontato sfide che altri ritenevano impossibili, Maddalena farà lo stesso, vedrai!

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    1. Grazie Franci, accetto volentieri l'abbraccio! Anche io sono certa che Maddalena saprá sorprenderci! Grazie!

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  4. Ciao Stefy, ti seguo sempre e ti mando un grosso bacio. Non avrei voluto leggere quello che ho letto... Sei una mamma eccezionale e so che trasmetterai a Maddalena tutti i tuoi meravigliosi valori. Un abbraccio a te, a Polpetta e alla Maddy. Ciao Zanzi

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    1. Grazie Ale. Che bello ritrovarti qui! Ti ringrazio per quanto scrivi, e se mi servirà un po' di grinta, penserò di certo a te! Un abbraccio a te e Bea!

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